
La Sicilia è una regione autonoma a statuto speciale facente
parte dell'Italia insulare. Coi suoi 25.710 km² è la regione più
estesa d'Italia, nonché, la più grande isola del Mar Mediterraneo.
È abitata da circa 5,1 milioni di persone e ha come capoluogo Palermo.
È una delle mete turistiche più importanti d'Italia e nel Settecento
era l'ultima tappa del Grand Tour, il viaggio che i giovani aristocratici
inglesi compivano in Europa per istruirsi.
La Sicilia è l'isola più grande del mar Mediterraneo. A nord
si affaccia sul mar Tirreno, a est è divisa dall'Italia dallo stretto
di Messina ed è bagnata dal mar Ionio, a sud-ovest è divisa dall'Africa
dal canale di Sicilia.
La storia della Sicilia è stata influenzata dai tanti dominatori
che sono passati sul suo suolo. Grazie alla sua posizione geografica,
proprio al centro del mar Mediterraneo, la Sicilia ha avuto un ruolo
di una certa importanza negli eventi storici che hanno avuto come
protagonisti i popoli del mare nostrum.
L'avvicendarsi di molteplici civiltà ha arricchito la Sicilia
di insediamenti urbani, di monumenti e di vestigia del passato che
fanno della regione uno dei luoghi privilegiati dove la storia può
essere rivissuta attraverso le immagini dei segni che il tempo non
ha scalfito e ha tramandato sino ai nostri giorni.
Geologicamente, il versante nord appartiene alla stessa placca
tettonica della penisola italiana (la placca eurasiatica), mentre
per il versante sud la placca di appartenenza è quella africana;
lo scorrimento della placca africana che si immerge sotto quella
euroasiatica ha determinato la creazione dei rilievi montuosi della
regione, nonché la presenza di frequenti attività sismiche sia di
origine tettonica che vulcanica.
Tra 5,96 e 5,3 milioni di anni, durante il Messiniano (ultima
fase del periodo Miocene), il Mediterraneo rimase isolato dall'oceano
Atlantico probabilmente a causa di un aumento dell'attività tettonica.
Ciò portò alla crisi di salinità: il mar Mediterraneo iniziò ad
evaporare più velocemente e la concentrazione del sale aumentò.
Carbonati e solfati vennero depositati in grandi quantità sui fondali
e ne è rimasta traccia a lungo nelle miniere di salgemma e gesso
che si possono trovare tuttora nelle province di Agrigento, Caltanissetta
ed Enna.

Un fenomeno geologico peculiare è il vulcanesimo sedimentario
delle Macalube, in provincia di Agrigento. Questo raro fenomeno
ha creato la cosiddetta collina dei Vulcanelli, un'area brulla,
di colore dal biancastro al grigio scuro, popolata da una serie
di vulcanelli di fango, alti intorno al metro. Il fenomeno è legato
alla presenza di terreni argillosi poco consistenti, intercalati
da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas metano
sottoposto ad una certa pressione. Il gas, attraverso discontinuità
del terreno, affiora in superficie, trascinando con sé sedimenti
argillosi ed acqua, che danno luogo ad un cono di fango, la cui
sommità è del tutto simile ad un cratere vulcanico. Il fenomeno
assume talora carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso
misto a gas ed acqua scagliato a notevole altezza.
La lingua ufficiale parlata in Sicilia è l'italiano anche
se la grandissima parte della popolazione locale parla anche il
siciliano, u sicilianu. La produzione letteraria è stata molto viva
nel corso dei secoli, inizialmente grazie alla corte di Federico
II con la sua scuola siciliana. Tra il 1230 e il 1266 sotto la corte
sveva si sviluppò il primo volgare illustre degno di questo nome.
Per quanto il suo uso restasse confinato alle corti italiane e alla
letteratura, dopo gli svevi venne ripreso dagli scrittori toscani
che ne vennero fortemente influenzati anche grazie al prestigio
letterario della Scuola, al cui capofila, Giacomo da Lentini, è
attribuita l'invenzione del sonetto. Grazie anche allo stile poetico
dei Siciliani, molte delle loro parole ed espressioni passarono
nel toscano illustre, base della lingua italiana.